Il parlamento europeo ha approvato la direttiva EPBD acronimo di Energy Performance of Building Directive, a marzo 2023.
La direttiva si pone alcuni obiettivi importanti per migliorare la qualità degli edifici all’interno dell’Unione Europea e contrastare le emissioni dei gas, per arrivare all’ambizioso traguardo delle emissioni zero entro il 2050.
Al momento la norma non è ancora attiva, l’entrata in vigore è prevista per il 2025, intanto è cominciata la discussione con gli stati membri per arrivare a definire un testo condiviso.
L’obiettivo dichiarato è quello di ristrutturare il parco edifici dell’Unione Europea e ridurre le emissioni di CO2 ed i consumi energetici. Nella direttiva si legge che il 40% dei consumi energetici sono dovuti proprio agli edifici, sono “responsabili” anche del 36% di emissioni di gas ad effetto serra.
Entro il 2030 tutti gli immobili residenziali dovranno rientrare nella classe energetica E per arrivare via via ad emissioni zero nel 2050. Esclusi dal provvedimento case vacanza, palazzi storici, chiese e abitazioni indipendenti con superfici minori di 50m^2.
Viene creato lo strumento del passaporto di ristrutturazione, e il registro digitale degli edifici, con l’obiettivo di fornire ai proprietari immobiliari di pianificare al meglio la transizione verso l’azzeramento delle emissioni.
L’attestato di Prestazione energetica, che riflette lo “stato di salute” a livello energetico dell’edificio, potrebbe subire un importante aggiornamento al suo interno inserendo alcune nuove informazioni, tra cui:
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